La crisi energetica in Italia è iniziata nel 2021 per poi «esplodere» nel corso del 2022.

Ne siamo usciti?

Di seguito riportiamo quello che è stato l’andamento del «PUN», prezzo unico nazionale dell’energia, espresso in €/MWh nel corso degli ultimi anni.

Il Prezzo Unico Nazionale (PUN) corrisponde al valore medio del prezzo di acquisto dell'energia, determinato quotidianamente sul mercato della Borsa Elettrica Italiana (IPEX). Indipendentemente dal contratto che si sceglie (es.: prezzo fisso o variabile+spread), il PUN, soprattutto quando si analizzano periodi lunghi (semestri o anni), rappresenta un ottimo indicatore di come variano i costi di approvvigionamento di Famiglie e Imprese. Come appare evidente dal grafico, se è pur vero che il PUN è sceso attorno ai 100/€/MWh nell’ultimo periodo e siamo fortunatamente lontani da quelli che sono stati i valori di picco del 2022, si osserva come non si sia più tornati ai valori ante-crisi di 40-50 €/MWh.

L’energia acquistata dalla rete è ancora molto cara* e, a detta di molti esperti, il contesto macroeconomico ci fa pensare che lo sarà ancora a lungo!

*L’energia in Italia è cara anche quando ci andiamo a confrontare con gli altri Stati!

Per contrastare il «caro bollette» è importante attuare strategie di approvvigionamento lungimiranti e soluzioni contro il caro del costo dell’energia che includano autoproduzione e soluzioni per migliorare l’efficienza energetica per aziende.

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